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1^32 LIBRO nel 1^29, e legittimata poscia uei 15^ t (prlt Card. Cortes, ante vol. 1 ejus ()p. p% /|0^ L’autorità di cui il padre godeva in Roma, la saggia educazione con cui venne allevando questa sua figlia, e i pregi naturali onde ella e»r. fin nita, la fecero bramare a Giambattista del Monte nipote del)>onlefice Giulio III. Egli in fatti l’ottenne; e la maniera con cui il Ruscelli parla di queste nozze (Imprese ill. p. 200), sembrano indicarci che’ esse seguissero quando il detto pontefice era già salito sul trono. Ma poco potè ella godere del suo sposo, ucciso nella guerra della Mirandola nel 1552 (Murat. Ann. dItalia ad h. a.). Una lettera a lei scritta da Pietro Aretino nel settembre dell’ anno stesso accenna l ammirabil costanza con cui ella sostenuto avea sì fiero colpo (Lettere, l. 6, p 96, ec.), e ci mostra insieme quanto ella fosse cara al pontefice; il che pure ricavasi da più altre lettere dell'Aretino medesimo e a lei e ad altri, nelle quali esalta con somme lodi il molto ch ella poteva presso il pontefice, e il saggio uso che faceane nel proteggere e nel favorire i dotti (ivi, p. 100, 107, 109, 113. 135, 162, 173, 187, 193, 195). Dell'autorità di cui Ersilia godeva in Roma, ci è pruova ancora una lettera a lei scritta nell’ottobre dell’an 1555 da Vittoria Farnese duchessa d’Urbino (lettere de Principi t t. 1, p. 187, ed. Ven. 15(34)- EUa frattanto, benchè rimasta vedova in età di soli ventitré anni, ricusò costantemente di passare ad altre nozze. Questa sua costanza gli fu cagione di sinistre vicende, accennate oscuramente dal suddetto Ruscelli. Questi racconta ch’ ella Ju