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TERZO I723 Domenico. Le Rime ili essa, sparse dapprima in diverse Raccolte, sono state insiem riunite colla giunta di più altre inedite nell accennata edizione; ed esse son tali, che possono aver luogo tra quelle de’più colti poeti di quell’età; e ad esse si sono aggiunte le Lettere di Veronica, per la più parte non ancor pubblicate, le quali parimente son molto pregevoli per la facile e naturale eleganza con cui sono scritte. XIX. Donna Maria di Cardona, Porzia Malvezza e Angiola Sirena sono esse pure lodate come donne eccellenti nel poetare (Quadr. t. 2, p. 2.35, 287, 238). Ma nulla di esse, ch io sappia, si ha alle stampe. Non così di Tullia di Aragona, di cui oltre qualche altra opera, abbiamo le Rime più volte stampate. Di questa celebre rimatrice, che fu frutto d’amore, e ne accese non senza qualche sua taccia le fiamme in molti, e principalmente in Girolamo Muzio, si posson vedere copiose notizie presso il conte Mazzucchelli (Scritt. it. t.1, par. 2, p. 928, ec.). E la poco buona fama di cui ella godeva, si può confermare da un Capitolo di Pasquino a que'tempi stampato, e veduto dal P. Affò, che ha per titolo: Passione d amor de Mastro Pasquino per la partita della Signora Tullia; et martello grande delle povere Cortigiane di Roma con le allegrezze delle Bolognese. Di lei parla sovente nelle sue Egloghe il Muzio *, e indica ancor chiaramente il ragguardevole personaggio che gli fu ¡ladre (l. nominato anche presso il conte. Mazzucchelli. Gaspara Stampa padovana di nascita, ma di origine gentildonna milanese, lodata da Ortensio Landi come gran