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TERZO I7 u3 nell'anno 1709; e io perciò sarò breve nel ragionarne (a). Brescia fu la patria di questa celebre donna, e il co. Gianfrancesco Gambara e Alda Pia da Carpi ne furono 1 genitori, da1 quali ella nacque la notte precedente a’ 3o di novembre del (485. A coltivare l’ingegno di cui era dotata, oltre la cura de1 genitori nel provvederla di valorosi maestri, molto giovò 1* amicizia eh’ ella sin da’ primi anni strinse col Bembo, benché da essa 11011 ancora veduto, il quale godeva di istruirla colle sue lettere, e di scorgerla sul buon sentiero, e di additarle la via per cui giugnere a quella perfezione nel verseggiare, a cui vedevala sì felicemente disposta dalla natura. Nel 1509 passò a Correggio, scelta a sua sposa' da Giberto, che n’ era allora signore, e a cui era morta poc’ anzi la prima moglie Violante Pica nipote del famoso Giovanni Pico. Ella ebbe il dolorp di perderlo nove anni appresso, e diede chiaramente a conoscere quanto lo amasse, ricusando, benché in età giovanile, di passare ad altre nozze, e consolando la sua vedovanza coll’ occuparsi continuamente nel buon governo de’ sudditi, e nella saggia educazione de’ due figliuoli eli’ ella avea dati al marito, Ippolito e Girolamo, che fu poi cardinale. Fra queste gravi sue cure non cessò ella di coltivare gli studi, e quello singolarmente ('/) Benché la Vita di Veronica Gambara sia scritta dal Zamboni con molta esattezza, più altre notizie nondimeno finora non avvertite mi è riuscito di ritrovarne, che si possono vedere nella Biblioteca modenese (t. 2, pag. 135, ec.).