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TERZO 1^31 fu lungi ch’ ella si mostrasse incline agli errori ne quali egli cadde, che anzi, come di lui parlando abbiamo osservato, parve ch’ella ne prevedesse la scandalosa caduta (*). Ella (*) A provare con sempre maggior evidenza che questa illustre matrona non solo non seguì, ma ebbe anzi in orrore le opinioni de’ novatori, può giovare una lettera da lei scritta al Cardinal Cervini, che fu poi Marcello II, in proposito dell’Ochino, da lei nominato f Belardino, il cui originale conservasi in Siena presso la nobil famiglia de Cervini, donde gentilmente me ne ha trasmessa copia il ch. abate Bernardo conte. Zamagna, abbastanza noto per la sua bella versione dell*Odissea. Illuslriss. et Reverendiss. Monsignor. Obligatiss. (Quanto più ho havuto modo di guardare le ac.tioni del Rovere liti bs. Monsignor ir Inghilterra, tanto più me è parso veder, che sia vero et sincerissimo Servo di Dio: onde quando per carità si degna rispondere a qualche mia domanda, mi par di esser sicura di non poter errare seguendo il suo parere. Et perchè me disse, che li pareva, se, lettera o altro di Fra Belardin mi venisse, la mandassi a V. S. Reverendiss., senza responder altro, se non mi fossi ordinato; havendo hauto ogi la alligata col Libretto che vedrà, celle mando; et tutto era in un pligho dato alla posta qui da una Staffetta, che veniva da Bologna senza altro scritto dentro; et non ho voluto usar altri mezzi che mandarle per un mio de servizio. Sicchè perdoni V. S. questa molestia, benchè, come vede, sia in stampa, et Nostro Signor Dio sua Reverendiss. persona guardi con quella felice vita di Sua S., che per tutti i suoi Servi se desidera. Da Santa Caterina di Viterbo adì IIII di Decembre. Serva di V. S. Reverendiss. ed Illustriss. la Marchesa di Pescara. Quindi per poscritta aggiugne: Mi dole assai, che quanto più pensa scusarsi, più se accusa; et quanto più crede salvar altri da naufragii, più li exspone al diluvio, essendo lui fuor deItArca, che salva et assicura. Tuia R ose tu? Voi. XII. 36