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TERZO 1697 nii pare una vanità... strano trapasso... poco savio consiglio... questo è panno tessuto e vergato.... Io non vi veggo modo di dire puro et natural della lingua poetica, nè sentimento riposto et vago... et l argomento della Canzone è nullo. Queste espressioni non mi sembrano le più leggiadre del mondo, e io crederei il Castelvetro più degno di lode se avesse usata una critica più ritenuta e modesta. Aggiugne il Muratori che il Caro, veduta la censura del Castelvetro, cominciò a dar nelle smanie, e ad oltraggiare e svillaneggiare in ogni luogo il suo avversario. E di ciò veramente si duole il medesimo Castel vetro. Ma questa testimonianza basta ella a persuadercene? Io non crederò al Caro, quando ei si duole che il Castelvetro si faccia beffe di lui ne’ suoi famigliari ragionamenti; ma non darò pure sì pronta fede al Castelvetro, quando narra la stessa cosa del Caro. Ciò che è certo, si è che prima che il Caro facesse replica alcuna al Castelvetro, questi continuò a scrivere contro quella fatal canzone, e pubblicò un altra breve scrittura intitolata Replica; e quindi essendo uscito alla luce sotto il nome del Caro nel i554 *1 Co mento sopra la stessa canzone, cui però il Caro non volle riconoscer.per suo, benchè pochi abbia trovati che non ne facciano lui stesso autore, il Castelvetro quattro altre scritture diè fuori contro il detto Comento, i cui principii si differiscono dal Caro nella sua Apologia. Ma questi non le curò, poichè negava che cosa sua fosse il Comento. Ben gli parve che meritasse!* risposta le opposizioni fatte alla sua canzone