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lGT>4 LIBRO attribuita a Virgilio; ma insieme dice ch'ei si era ingiustamente usurpata quell opera: l'orso 10 induce a questa sua alterezza il comento, ch egli ha fatto sopra la Priapea, il quale tuttavia non è suo, ch egli lo ha involato Signore, al Pedante del Marescalco, e leggasi la Commedia nel terzo atto dell’ ultima scena, che il povero Pedante lo dice. Colle quali parole parrebbe che volesse indicare ch' ella fosse opera dell' Aretino autore del Marescalco. Ma ! Aretino stesso nella lettera poc anzi citata nomina lo stesso Comento senza dolersi del furto che il Franco gli avesse fatto: Nel Comento fatto dal Balordo nella Priapea, giura, che solo lo ingegno del Franco penetra in sì alti sensi. Qui pare che si ragioni del Comento latino del Franco su quegli osceni componimenti, il qual però non era ancora uscito a luce, come tra poco vedremo. Nomina innoltre il Dolce un libro che avea per titolo il Pellegrino, che dal Franco doveasi dare alla luce, e di cui io non ho altra notizia. Finalmente accenna non so qual furto di sonetti da lui fatto a Vittoria Colonna, del che pure io non trovo più precisa notizia: Per voler fare istampare le sue goffarie così latine come volgari, gli conviene vender ad altri quello che non è suo, cioè i Sonetti della Pescara, la quale fra pochi giorni gli farà havere il guiderdone, che gli si conviene, cioè una soma di bastonate d asino degne di lui, se il giuoco non passerà a peggio; e di ciò sembra parlar l’Aretino in un’ altra lettera al Fanzino, di cui tra poco diremo: Quando la Madonna a cui intitolò il