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69O LIBRO contrarie a1 dogmi della cattolica Religione, professolla nondimeno in pubblico fino alla morte j questi al contrario ne scosse ogni freno, e altra regola non prefisse al suo credere che il proprio capriccio. Il Bayle (Pi et. hist. art. Bru~ nus), il P. Niceron (Mém. des Homm. ill. t. 17), il Bruckero (Hist. crit. Philos. t. 5, p- 1 2, ec.) e il co. Mazzucchelli (Scritt, ital. t. 4? Par• 4* y?. 2187) son quelli che con più esattezza han di lui ragionato. Ma essi ancora confessano che in molte cose della vita di Bruno siam tuttora al buio. Nè io posso sperare di dissipar tali tenebre, perciocchè a tal fine sarebbe d'uopo l averne l opere tutte j e queste sono sì rare, che anche le più copiose biblioteche ne sono comunemente prive. Mi sforzerò nondimeno di raccoglierne alcune notizie, valendomi del catalogo delle opere del medesimo datoci da M. Clement (Bibl. curieuse, t. 5, p. 290, ec.), il quale diversi passi ne ha pubblicati, onde abbiam qualche lume. Gasparo Scioppio, che fu presente al supplicio del Bruno, e che in una sua lettera citata e riferita in parte da’ suddetti scrittori ne scrisse ancora compendiosamente la Vita, dice ch’ egli era stato dapprima domenicano. La testimonianza di un tale scrittore contemporaneo ha certo gran forza; ed è perciò seguita da quasi tutti coloro che trattan del Bruno. Ciò non ostante i PP. Quetif ed Echard non l’adottano (Script. Ord. Praed. t. 2, p. 342), fondati principalmente sul non trovarsi ne’ lor registri memoria alcuna di esso. Questo argomento non ha, a dir vero, gran peso j perciocché 11011 sarebbe a stupire di tal