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GG8 Mino quiete e un dolce compenso alle sue passate sventure nella compagnia di Alessandro Baranzone nobile modenese e della celebre Tarquinia Molza e di altri suoi antichi amici (praef ad vol 4 Discuss. peripat.). Ma questo riposo ancora non fu di lunga durata; e nell’an 1574 il troviam di nuovo, senza saperne il motivo, in viaggio da Genova in Ispagna (Pancosm. l. 24). Di questo secondo viaggio a quel regno parla egli stesso, e accenna i danni che vi sostenne: Rapito da fiero vento delle mie disavventure fui portato un altra fata in 1 Spagna, donde dopo tre anni di continui travagli, privo di un tesoro di antichi libri Greci scritti, ritornato in Italia sono stato chiamato, scriv egli al duca di Ferrara Alfonso II, sotto la sua magnanima protezione, sotto la quale ella ha raccolto tanti huomini egregi in ogni nobile disciplina, che non è Principe alcuno, che possa dire di andarle al pari (Dedica della Milizia Rom.). In fatti il Borsetti (ili st. Gymn. Ferr. t. 2, p. 202) lo dice chiamato a Ferrara a spiegare la filosofia in quella università l’an 1578: e aggiugne ch’egli vi si trattenne fino al 1592. Dal che però non so come egli tragga che il soggiorno del Patrizii in quella città fu di 12 anni. Certo lo stesso Patrizii dedicando la sua Nuova Filosofia a Gregorio XIV nel 1591, ed esortandolo ad ordinare che in tutte le scuole cattoliche si spiegasse Platone, dice: quod nos per annos XIV fecimus Ferrariae. Clemente VIII! chiamollo a Roma, appena fu eletto pontefice, e benchè alcuni dotti Peripatetici, a’ quali pareva che la sola filosofia aristotelica fosse