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79$ LITRO introdurre un nuovo sistema di ordinanza militare, e rinnovare le antiche legioni, il co Algarotti osserva che alcuni celebri generali sono in ciò felicemente riusciti (p. 20, ec.). Ma non sappiamo s’essi seguisser le leggi dal Macchiavelli prescritte. Certo è che questi non seppe mai eseguire ciò che avea insegnato perciocchè, oltre ciò che narra il Cardano citato dallo stesso co Algarotti (p. 11), ch ei richiesto dal duca d’Urbino a farne una pruova, non ardì di tentarla, il Bandello, dedicando una sua Novella al celebre guerriero Giovanni de’ Medici, racconta che il Macchiavelli, essendo in Milano, volle un giorno innanzi a lui disporre in ordinanza, secondo le sue leggi, tremila fanti, e ci tenne al Sole più di due ore a bada, senza potervi riuscire, finchè il Medici col suon del tamburo ordinò presto in varie guise que fanti e volle poi, che il Macchiavelli e il Bandello seco sedessero a mensa (par. 2, nov. 40). Non può negarsi però, che il co. Algarotti ha felicemente provato che in molte cose i precetti e le riflessioni del Macchiavelli possono essere di gran giovamento a condottieri di esercito. Ma come esse non appartengono alla fortificazione, di cui qui ragioniamo, io non debbo cercarne più oltre. Niccolò Tartaglia, Pietro Cattaneo e Daniel Barbaro ne loro libri d Architettura, da noi già mentovati, trattarono per incidenza ancor della militare. Noi però, lasciando questi in disparte, facciamoci a dir di quelli che direttamente presero ad illustrar questa scienza.