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i/- l 4(> * LIBRO gallo, dall’ Inghilterra, e pei fin dalla Grecia le immagini esattamente dipinte de’ pesci più rari, perchè ne adornasse quell’ opera. Per la ina- 1 gnifica edizione de’ Comenti di Eustazio sopra Omero fatta in Roma nell’anno iS \>. sborsò 600. scudi, e a sue proprie spese fece fondere i caratteri a ciò necessarii. Da un tal uomo sol- | levato alla dignità di pontefice, che non do- fl vean promettersi le scienze tutte? In fatti ne’fl pochi giorni ch’ ei sedette sul trono, pareva I eh’ esse sorgesser di nuovo al più alto onore. 9 La famiglia di Marcello fu tosto piena d’ uo- 1 mini ciotti, tra’ quali il Connnendone, il Sir- | Urlo, il Gualtieri. A Pier Vettori, venuto a I Roma alla nuova dell’ elezione di esso, diede 1 i più teneri contrassegni di affetto. Chiamato 1 a se Bernardino Telesio ch era più ricco di 1 sapere che di sostanze, gli diè parola di sov- fl venirlo presto copiosamente. Pensò tosto a’ vali- 1 taggi della biblioteca Vaticana, e vi pose due! correttori ossia revisori de’ libri, e avea delerj fl minalo di aggiugnervi una stamperia greca e fl latina. Ma sì bei principii e sì liete speranze non giovarono ad altro che a render vie più 1 luttuosa ^immatura morte di questo ottimo poli- I tefice. lo ho accennate di volo le cose da lui fl operale a prò delle lettere, le quali si posson I vedere assai più ampiamente distese nella bella 1 ed elegante Vita che ne pubblicò il Poli ¡dori I l’anno 1744 ove si potrà ancor vedere la notizia di alcune operette che di Marcello ci son ] rimaste, alle quali deesi aggiunger la Relazion 1 latina della sua Legazione all’ imperador Carlo V di fresco uscita alla luce (Anecd. rom. L 1, I p. i3g).