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446 LltUìO cardinale5 e ne giunse al Contarini la nuova del tutto inaspettata, (neutre Uova vasi al gran Consiglio. Trasferitosi dunque a Roma, dopo essere intervenuto alla congregazione della riforma, del cui esito direm tra poco, fu dal saggio pontefice avuto sempre in quel conto di cui era meritevole, e il Contarini gli corrispose con dirli liberamente ciò che sentisse intorno allo stato e a’ bisogni della Chiesa e al Contarini si dovette fra le altre cose fooor della porpora conferito da Paolo all’Alea.idro, al Cortese, al Bembo e ad altri dottissimi uomini. Invitato nel 1541 alla Dieta di Ratisbona, vi sostenne l’autorità della Sede apostolica, e al tempo medesimo coll innocenza de suoi costumi e colla dolcezza delle sue maniere si rendette caro a’ Protestanti medesimi, fino a cader perciò in qualche sospetto presso coloro che altro rimedio non avrebbon voluto usare che il ferro e il fuoco. Ma dalle calunnie con cui e allora e poscia si è cercato da alcuni di oscurare il nome del Contarini, lo hanno con molta forza difeso e gli scrittori della sua Vita e il cardinale Querini (l. c p. 111, ec.). E Paolo III era uom troppo saggio per creder a delatori invidiosi. In fatti tornato il Contarini dall’ Allemagna, egli lo onorò della legazione di Bologna, ove poscia finì di vivere l anno seguente 1542 a’ 24 d’agosto, pianto da tutti, onorato con solennissime esequie e con orazion funebre recitata dal celebre Romolo Amaseo, e altamente lodato da tutti gli scrittori di quei tempi, fra’ quali il Sadoleto con breve elogio, ma che equivale a molti: Is occidit vir, dice