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4ao LIBRO oggetto della sua applicazione. Il soggiorno d’alcuni anni in Venezia, gli fece contrarre amicizia con Aldo Manuzio e con Erasmo che ivi allora trovavasi, e con cui l’Aleandro ebbe per qualche tempo comune e la mensa ed il letto. E il Manuzio a lui, ancor giovane di anni, dedicò nel 1502 l Iliade e l'Odissea d’Omero, esaltando con somme lodi nelle lettere ad esse premesse l'ingegno, lo studio, la cognizion delle lingue e la moltiplice erudizione dell Aleandro non meno, che l’eleganza con cui scriveva così in prosa, come in versi nella lingua latina. L’an 1508, passato in Francia, fu dal re Luigi XII destinato professore di belle lettere e di lingua greca in Parigi coll annuo stipendio di 500 scudi d oro; e tra’ molti illustri scolari vi ebbe il celebre Vatablo. La peste il costrinse dopo qualche anno a lasciare Parigi e a cam.i'-if sovente dimora, finchè stabilitosi presso il vescovo di Liegi Erardo dalla Marca, da cui ebbe alcuni beneficj ecclesiastici, e da lui inviato nel 1517 al pontef Leon X, questi, che ne conosceva il raro valore, ottenutolo dal vescovo, il ritenne presso di sè, e datolo prima per segretario al cardinale Giulio de Medici che fu poi Clemente VIII, il fece poscia nel 1519 bibliotecario della Vaticana. Al principio dell’anno seguente insieme con Marino Caracciolo fu spedito nuncio in Germania; e all’Aleandro principalmente fu dato l’incarico di usar d'ogni mezzo per estinguere il fuoco della’ eresia. Nel che quanto caldamente egli si adoperasse fino ad ottenere la promulgazione del bando imperiale contro Lutero, si può vedere