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liuro poscia clic dalla Comunilà fosse a tal line condotto Francesco Porto cretese, uomo assai dotto, di cui diremo a suo luogo. Ma avendo questi dovuto passare all università di Ferrara, il Grillenzone fece nella sua casa quasi una pubblica scuola, in cui ogni giorno teneansi due lezioni, una di lingua latina e l’altra di greca, e si andavano interpretando e illustrando i più difficili passi degli antichi scrittori dell’una e dell’altra. E perchè a que tempi le erudite adunanze appena mai erano senza lieti banchetti, fu da lui introdotto il costume di certe cene che a vicenda imbandivansi dagli accademici, sobrie nel numero e nella qualità de’ cibi, ma rallegrate da’ piacevoli componimenti o in prosa o in verso in ciascheduna delle tre lingue, e da’ proverbii e da’ motti e da’ piacevoli scherzi che alle vivande si frammischiavano. Tutto ciò può vedersi più ampiamente descritto dal Castelvetro presso il Muratori. E io aggi ugnerò qui l’elogio che di Giovanni e de’ figliuoli di lui ci ha lasciato nella sua Cronaca mss. di Modena Francesco Panini che scriveva nel 1567. Egli annoverando le famiglie illustri di Modena nomina i Grillenzoni, a quali, dice, hanno apportato molto splendore Giovanni et Bartolomeo ' fratelli, l'uno Medico eccellente, Valtro Giurisperito; ma non minore l apporteranno a quelli i figli di Giovanni, Hortensio con la f Hosofa, Paolo con l eloquenza Latina et volgare, et Servilio con le Leggi accompagnate dagli studi di Poesia, ne' quali è già tanto innanzi, che di lui si leggono Poemi degni d'ogni gran Poeta, et Leandro seguitando gli studi di suo