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PRIMO a3l predicato, e ammirato per tutto, e /,/ sua, dirò, Real casa tenuta per un sicuro ricovero di tutti i Letterati, sicchè non arrivava a Firenze persona di qualche valore, r/u? zìo// /jon dirittura andarsene, a casa del Sig. Jacopo, come, a suo proprio alloggiamento ed ospizio, dove ricevuti con carità erano subito sovvenuti di quel più, che faceva loro di bisogno.... Firenze ha perduto un grandissimo splendore, e i vertuosi un gran Mecenate; ed essi serrata un Accademia, nella quale non solo s'esercitavano i belli studi, ma vi si nudrivano e vi si premiavano gli studiosi. Quivi avean ricetto Musici, Sonatori, Poeti, e Letterati di qualunque, sorte si fosse, e di tutti il Sig. Jacopo era amico, z/i compagno y c di tutti padre. Il suo quotidiano esercizio era quello della liberalità, e della beneficenza, ec. X. Dopo Firenze non v’ ebbe città di Toscana che in numero e in fama di letterarie adunanze si potesse paragonare a Siena. Intorno ad esse, oltre gli autori al principio di questo capo citati, abbiamo un discorso nella Nuova Raccolta d’Opuscoli scientifici (t. 3, p. 1), in cui a lungo si parla delle tre principali, cioè di quelle degl’ Intronati, de’ Rozzi, de’ Fisiocritici, l ultima però delle quali appartiene al secolo seguente. La più antica di tutte fu quella de’ Rozzi; e di essa abbiamo una Storia particolare pubblicata in Siena nell’an 1775, ove sull’autorità degli scrittori di que' tempi e de’ monumenti della medesima se ne ricercano esattamente l’origine e le vicende. Verso la fine del secolo xv cominciò ella ad unirsi, e per lungo