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PRIMO ai •% il Jeslinare eli» avesse a fa\cllare in ciascuna adunanza. L’ eruditiss dott Sassi ha pubblicati molti de’ componimenti in tali occasioni recitati; e nella prefazione ragiona a lungo dell’origine e delle leggi di questa accademia, e annovera molti di quelli che la frequentavano, fra’ quali veggiamo Lodovico Simonetta, Francesco Alciati, Carlo Visconti, Francesco Gonzaga, Agostino Valerio, Silvio Antoniano, Tolomeo Gallia, Guido Ferrieri, Ugo Buoncompagni, che tutti poi furono cardinali, e l’ ultimo pontefice col nome di Gregorio XIII, e innoltre Carlo de’ Conti, Giovanni Delfino vescovo di Torcello, Sperone Speroni, Cesare Gonzaga, Conte da Landriano, Pietro Antonio da Lonate, Alessandro Simonetta e il barone Sfondrato, la maggior parte de’ quali ottenner non poco nome a que’ tempi col lor sapere. Una lettera dello Sperone de’ 16 gennaio del 1563 sembra indicarci che dopo la morte del co. Federigo essa venisse meno, perciocchè egli ragionando di essa così dice: posso dirvi, che questa è morta anch essa, poiché il Conte morì, e non è ancora risuscitata (Op. t. 5, p. 153, ed. Ven. 174°)- Ma ella dovette certo risorgere, poichè ne parla con molta lode il Poggiano in una sua lettera del 156 f al cardinale Truchfes, accennando insieme per qual ragione non avesse egli accettato l’invito fattogli di esservi ascritto: Borromaeus Cardinalis colit suoni Arade* miam, et in ficta quadam republica cum Gonzaga et alliis quibusdam latinas orationes habet saepissime de divinis et humanis rebus, in