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1724 LIBRO inimortal la memoria. E io ancora gli avrei ignorati, se l’ eruditissimo P. ab. d Angelo Fumagalli, ora presidente della Congregazion de’ Cisterciensi di Lombardia, non me gli avesse fatti conoscere. Son noti e in Milano e in Modena e in più altre città que’ sostegni, che in Milano diconsi conche, per mezzo de’ quali si ottiene che non ostante una notabile differenza del livello delle acque, esse si rendano navigabili. Or i primi inventori di esse furono un architetto modenese e un bolognese, detto il primo Filippo da Modena e soprannomato degli Organi, il secondo Fioravante. Accadde ciò nell’an 1439, in cui il duca di Milano Filippo Maria, chiuso quel tratto di naviglio o canale dal Laghetto vecchio fuori della città al nuovo entro di essa, ordinato già dal duca Giangaleazzo suo padre l’an 1388 per condur le pietre da adoperarsi nella fabbrica del Duomo, fece aprire un altra comunicazione dello stesso naviglio pel luogo detto di Viarena, estendendo la navigazione alla fossa che circondava la città. Dovette dunque allor costruirsi quella che tuttor sussiste, e si dice la Conca di Viarena. Di fatto Pier Candido Decembrio, nella Vita di Filippo Maria Visconti, dice che ai’ tempi di esso furon trovate e adoperate le conche, benchè ad altra occasione ne riferisca l’origine: Meditatus est et aquae rivum, per quam ab Abiate Vigevanum usque sursum veheretur, aquis altiora scandentibus machinarum arte, quas conchas appellant. (Script. rer. ital. t. 20, col. 1006). Or gli architetti dal duca usati pel naviglio di Viarena, e probabilmente anche per