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i683 uuno non era abbastanza capace a contenere il gran popolo che accorreva ad udirlo. Ma fra gli applausi co’ quali eran da molti accolte le sue prediche, cominciaron presto a mischiarsi contraddizioni ed accuse. Ei prese a parlare in tuon di profeta; e la riforma che far doveasi nella Chiesa, e i flagelli che soprastavano all’Italia, e principalmente a Firenze, eran sovente l’argomento dei’ suoi sermoni. Quindi se molti il rimiravano come uom dal Cielo ispirato, molti o il deridevano come fanatico, o lo sfuggivano come impostore. A ciò si aggiunse la ni./icizia che si accese tra lui e Lorenzo de’ Medici. Perciocchè il Savonarola fatto prior di S. Marco ricusò di andare a fargli visita secondo il costume, e quando Lorenzo veniva a S. Marco, Girolamo ne schivava l’incontro; anzi si narra che gli predicesse la morte, e la caduta di Pietro di lui figliuolo. Lorenzo, benchè avesse grande stima del Savonarola, mal volentieri però soffriva ch’ ei si mostrasse nimico dell’ autorità e dell’ onore di cui egli godeva nella Repubblica. Non è perciò maraviglia che tutti gli amici e i fautori di Lorenzo fosser nimici di f Girolamo, e che tutti coloro che odiavan Lorenzo, levassero il Savonarola fino alle stelle. Assai maggiormente crebbe il calore de’contrarj partiti dopo la morte di Lorenzo, e dopo le vicende da noi accennate di Pietro. Le prediche del Savonarola avean allor per oggetto più il governo popolare da introdursi in Firenze che il Regno di Cristo, e frattanto ei non cessava d’inveire contro gli abusi nella Chiesa introdotti, e contro la curia romana,