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TF.n’/O I Gì-*-» Modici in Firenze, dove a cinque ne fu tagliato il capo, e M. Mariano et Fra Basilio del medesimo Ordine pedagogo di Lorenzo il giovine ebbono pubblico bando dalla Città di Firenze, per essersi impacciati degli Stati, et innoltre M. Mariano cascò in una infermità, dove perse tutte le membra, eccetto la lingua, la quale anco poco gli serviva. Onde poi il Cardinale di S. Croce burlando gli disse: Tu sei diventato arido, eccetto la lingua, la quale anco usi assai male, siccome sempre hai fatto. E veramente che a Mariano si dovesse in gran parte la fiera burrasca che contro il Savonarola si sollevò, affermasi ancora da Jacopo Nardi scrittor fiorentino, che fin da que’ tempi vivea (Stor. Fiorent. l. 1, p. 58,62, 72, ed. Fir. 1584) 5 e questi parimente racconta che Fra Mariano... per le cose fatte ad istanza di Piero de Medici contro alla Città era stato poco honorevolmente di Firenze accomiatato. Nè è maraviglia ch’egli grato a Lorenzo, da cui era stato amato teneramente, cercasse di rimettere il figlio nell’antico grado d’onore; e quelli che rimirano il Savonarola qual Santo, benchè non poco si frammischiasse negli affari dello Stato, non posson riprender f Mariano, perchè egli pure vi si ingerisse. Ma quanto alla malattia che il Burlamacchi gli attribuisce, io non ne trovo indizio presso altri scrittori, i quali ne raccontano in altra maniera la morte, come ora vedremo. Narra il medesimo Nardi (ib. p. 64), che l’an 1497 f Mariano dal pontef Alessandro VI fu inviato a Costanzo Sforza signor di Pesaro, perchè si riunisse