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i4J8 unno allo scrivere con metodo e con precisione superiore a quel secolo, degna perciò delle molte lodi di cui onorolla Sebastiano Corrado, quando ne offrì la dedica alla città di Reggio, ove allora teneva scuola. Se ne hanno ancora i Paradossi cristiani, e un Dialogo della condizione della vita umana e del soffrire le infermità, due orazioni, una sulla Passione del Redentore, lodata sommamente da Aldo Manuzio il giovine che la ristampò, l’altra in lode di S. Tommaso d'Aquino (a), tutte in latino, e alcune poesie latine e italiane', delle quali opere veggasi l’ esatto catalogo presso il co Mazzucchelli. Delle due poc’ anzi citate orazioni io ho veduta solo la prima che oltre la prima edizione va aggiunta alle Lettere di Giano Nicio Eritreo: e benchè non sia essa del tutto esente da’ pregiudizi del secolo, è nondimeno la miglior cosa che in genere di eloquenza sacra latina si vedesse a que’ tempi: scelte espressioni, sintassi armonica, varietà di affetti, quasi tutte in somma si veggono in essa le doti di un valente oratore che si è formato sul modello del padre della romana eloquenza. A queste opere il co. Mazzucchelli ne aggiugne altre in numero ancor maggiore, che son tuttora inedite, fra le quali son degne principalmente della pubblica luce i tre libri De comparatione (a) L’orazione in lode di S. Tommaso, che fu allora stampata, e nel cui titolo si legge solo Lippi Brandoliin, senza l’aggiunto Ord. Eremit., ec., pare (he debba attribuirsi a Hafaello Brandoliui, di cui ora diremo.