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7^0 LIBRO anni addietro mortalmente infermo, e non osando alcuno de’ medici italiani di sperarne o di tentarne la guarigione, Ambrogio solo la intraprese, e felicemente la conseguì. I suddetti privilegi gli furon poscia confermati con più altri decreti che si accennan dal Corte. Il Cotta aggiugne ib. p. 264) che da Lodovico Maria egli ebbe ancora l’an 1497 la cittadinanza di Novara. Amendue questi scrittori , e dopo essi l’Argelati (l. cit.) f producono le testimonianze di molti autori piene di elogi del sapere di questo medico , e accennan le dediche di molti libri a lui fatte sul fine di questo secolo. Io sceglierò sol qualche tratto di quella con cui Giulio Emilio Ferrari gli offre la sua edizione di Ausonio fatta in Milano nel 1490 che di nuovo è stata pubblicata dal Sassi (Hist Typogr. mediol. p. 499)- Tu solo, dic’egli, o Ambrogio, eminentissimo fra tutti i filosofi , mi sei sembrato degno di questo dono, tu che per ingegno , per dottrina , per vigilanza , per fedeltà, vai innanzi a tutti i medici e a tutti gli astronomi non solo della Lombardia , ma ancora , sia detto con loro pace, di tutta Italia. Chi più ingegnoso e più destro di te nello scegliere le quistioni filosofiche? Chi più di te veritiero nel predire e nell’accertare le cose avvenire? Chi più famoso di te per fedeltà e per vigilanza? Quindi, dopo aver rammentata la guarigione di Lodovico Sforza, che tutta a lui si doveva , lo loda ancora perchè col suo sapere astrologico lo ha saputo difendere e preservare dall’insidie de’ nemici. Venendo poscia a cose migliori: Nòti mancano. dice , sii