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13l6 libro opuscolij e di Cristoforo Persona (L 2 fp. 134) malamente da altri appellalo Porsena , priore de’ Monaci guglieminiti di Salila Balbina in Roma, e da Innocenzo VIII dichiarato nel 1484 prefetto della biblioteca Vaticana, e morto due anni appresso, di cui abbiamo moltissime traduzioni dal greco, come la difesa della Religione cristiana scritta da Origene contro di Celso, la Storie di Procopio e di Agatia, i Comenti di Teofilatto attribuiti già a S. Giovanni Grisostomo sulle Pistole di S. Paolo, e alcune altre inedite (a). Scipione Fortiguerra natio di Pistoia, che travolgendo in lingua greca il suo cognome, volle dirsi Carteromaco, fu egli pure un de’ più dotti nello studio di quella lingua, e ne son pruova alcune versioni, e un’orazione sulle lodi della stessa lingua, che ne abbiamo alle stampe. Monsignor Fontanini ne ha scritta la Vita (Giorn. de’ Letter. d’It. t. 20, 26), che è poi stata inserita, colf aggiunta di alcuni opuscoli inediti del Carteromaco, dall’ab. Zaccaria nella sua Biblioteca pistoiese (p. 248). E maggior frutto avrebbon tratto le lettere dagli studj di Scipione, s’egli, dopo essere stato professore di lingua greca in Venezia, e poscia nella corte del cardin Francesco Alidosio, e in quella del’ Cardinal Giovanni dei Medici, non (a) Di Cristoforo Persona ci ha dato più esatte notizie il eh. sig. abate Gaetano Marini, il quale ha anche provato el11 ei inori verso la fine del 1485 (Pegli strchiatri pontif. t. 1, p. 271; t. 2, p. 224, cc., 35o). Delle traduzioni da lui fatte dal greco ha parlato esattamente il P. M. Audifredi (Catal. rom. Ed. sacc. xrt p. 217, 25o, 3bo, 448).