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iao4 LIBRO degli Scrittori greci nati in Sicilia, che è stata pubblicata dal P. Priore d). Vito Maria Amico monaco casinese (Mem, letter. di SiciL t. 1, par. 4? p- 3), annoverando le città nelle cui ha insegnato, dice: Docui Mediolani, docui Neapoli, et in aliis Italiae Civitatibus, multis audientibus Graecas literas , di di eie/uè, quantum meae vires valuere, latinas. Ma quali fossero queste altre città, nol sappiamo. Siegue egli poscia a narrare, che bramando di vivere in un onesto riposo, determinossi ad andarsene in qualche città della Grecia; e che postosi in viaggio, e giunto a Messina, fu ivi sì caldamente pregato ad arrestarsi, e sì onorevoli e vantaggiose furono le condizioni profertegli, che non potè a meno di non arrendersi. Ivi continuò Costantino a vivere e ad insegnare, finchè visse, onorato da’ Messinesi che gli concederono la loro cittadinanza, e grato ai medesimi. di che diede lor prova nel dono fatto al senato de’ la sua copiosa biblioteca, la quale fu dopo molti anni dopo trasportata in Ispagna (ib.). La fama del Lascari trasse colà molti ad udirlo , e fra gli altri il celebre Pietro Bembo, come pruova il Boernero, il quale arreca ancora alcuni passi delle Lettere di questo illustre scrittore, in cui parla con somme lodi non sol del sapere, ma della pietà ancora e delle virtù del Lascari. Congettura il Boernero, ch’ei morisse circa il 14l)3; nia certo ei viveva ancora a’ 17 di novembre di quest1 anno, come raccogliesi da una lettera del Bembo (l. 1 Famil. ep. 7). Egli era però già morto da alcuni anni, quando il Volterrano