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TERZO I) (x) è certissimo che questo invito fu fatto al Grisolora nel 13f)G. Amendue queste asserzioni comprovansi ad evidenza da alcune lettere del sopraddetto (Coluccio pubblicate dall1 abate ÌMehus (l. cit). Perciocchè questi scrivendo al Grisolora, e pregandolo ad accettare l’invito fattogli di recarsi da Costantinopoli a Firenze, scrisse insieme a Jacopo, perchè a ciò determinasse il Grisolora; e che amendue fossero allora in Costantinopoli, ricavasi chiaramente da molti passi, e da quello fra gli altri, in cui scrivendo al Grisolora così gli dice: quum tanto maris tractu, tamque vastis dirimamur ferrar uni excursibus, quod vix bis in anno possimus 7ws li.teris visitare. Che poi queste lettere appartengano al marzo del 13t)G, pruovasi dal medesimo abate Mehus con altri passi delle lettere stesse, e più chiaramente ancora da quella di formale invito scritta da Coluccio al Grisolora, pubblicata da monsig. Giorgi {l. cit. p■ 15o), e che è segnata ai 28 di marzo del detto anno. In essa vien invitato il Grisolora a tener cattedra di lingua greca in Firenze per dieci anni colf annuale stipendio di 100 fiorini J e insieme viene avvertito che , se non troverassi in Firenze nel primo di gennaio seguente, questa elezione si avrà in conto di nulla. Vili. Verso la fine adunque del 13(^6, o al cominciar dell* anno seguente fu il Grisolora in Firenze, e cominciò a tenervi pubblica scuola di lingua greca; e la gloria di averlo colà condotto dovettesi singolarmente a Coluccio, a Jacopo d1 Angelo, a Roberto Rossi mentovato poc’anzi, a Niccolò Niccoli, a Palla Strozzi c