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SECOMJO (KJ.) Altri però furono a questi tempi in Milano, che diedero migliori prove dello studio da essi fatto in quest’arte5 e tra essi non si dee tacere Giovanni da Concorreggio, il quale, secondo l’Argelati (Bibl- Script, mediol. t. 1, pars 2, p. 451), fin dall1 anno iq 13 fu ascritto al collegio de’ medici di quella città, e visse poi fino al 1438, come egli altrove avverte correggendo l’errore da se commesso (ib. t. 2, pars 2, p. 1978) nel segnar l’anno 1488. Ma le parole con cui Giovanni finisce la prefazione di una sua opera intitolata Lucidarium, mi fanno credere ch’ei fosse laureato alcuni anni prima del 1413. Inchoatus fuit iste liber posi anntim xx2.1v nostrac lectnrae per prius in studio Bononiensi inchoatae, et per posterius in plerisque aliis studiis Jtaliae continuatele, et ultimo in praeclaro studio Papiensi, et completus fuit currente anno Domini MCCCCXXXVIII. Avea dunque Giovanni dato principio a questo libro nel xxxiv anno di sua lettura, e l’avea finito nel 1438. Or concedendo ancora che nello stesso anno in cui lo condusse a fine, l’avesse pur cominciato, ne segue che il primo anno della sua lettura era stato il 1404; ed è perciò verisimile che fin da allora avesse egli ricevuto l’onor della laurea. qui nominato è quegli di cui poco appresso facciam menzione sotto il nome di Filippo da Milano professore in Iiologna. Egli era veramente milanese di patria , ma avea anche avuta la cittadinanza bolognese, e ne’ rotoli di quella università egli è «letto or de Mediolann, or de liononia. Yeggansene le pruove nella più volte citata e non mai abbastanza lodata opcia del sig. ab. Marini (Degli Archiatri poufif. 1.1 p. 128, ec.).