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TERZO I I J) i verso il 14^2 viaggiò in Oriente, e riportonne parecchi codici, e che essendo in Rodi scrisse una Descrizione delle Isole dell1 Arcipelago, e di quella di Candia, di cui si hanno copie a penna in alcune biblioteche (Mazzucch. Scritt ital, t. 2, par. 4) p• 23^4)• Tra’ geografi deesi annoverare ancor Biondo Flavio per la sua opera dell1 Italia illustrata; ma di lui si è già detto abbastanza al principio di questo capo. Più ampia opera intraprese Francesco Berlinghieri nobile fiorentino, uno degli accademici Platonici, e assai caro a Marsiglio Ficino , di cui abbiamo più lettere ad esso scritte (Op. t. 1, p. 671, 812, 827, 832, 841, 855). Egli dunque essendo in età di soli venticinque anni prese a scrivere in terza rima un ampio ed intero trattato di Geografia, che fu stampato in Firenze verso l’an 1480, come pruova il conte Mazznccbelli, che di quest’opera e del1’autore di essa ci ha date esatte notizie (l. cit. t. 2, par. 2, p. 356). Essa non è già, come altri ha creduto, una versione di Tolommeo, benchè pure molto si sia giovato di quell’antico scrittore. Così ne fosse più felice lo stile e l’edizion più corretta, giacchè comunque ella sia magnifica pe’ caratteri , per la carta e per le tavole aggiunte, sonovi nondimeno non pochi nè leggeri errori. Una vasta opera geografica avea intrapresa Lorenzo Astemio maceratese, che visse alla fine di questo secolo, e fu professore di belle lettere in Urbino, e bibliotecario del duca Guidubaldo. Ma non sembra eli’ ei la compiesse e la pubblicasse. Di lui e di alcune altre sue opere parla il conte