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TE11ZO 1 I o I Apostolo Zeno (D/ss. voss. t. i, p. 3o5, ec.) e il dottore Domenico Schiavo (Opusc. Sicil. t 217) son quelli che di lui ci han date più ampie e più copiose notizie, alle quali però potremo forse aggiugnere ancor qualche cosa. Ei nacque in Palermo da Arrigo Beccadelli l’anno 13t)4 e i primi studj in patria, fu inviato circa il 1420 per pubblico ordine all’università di Bologna colf annuo assegnamento di sei once. Ivi afferma il Mongitore clipei prese la laurea nelle Leggi. E infatti da una delle invettive del Valla contro il Fazio raccogliesi che il Panormita usava di dirsi dottore (Op.p. 630). Il Valla però nega costantemente el11 egli avesse mai ricevuto tal grado d’onore. Ma basta egli un tal testimonio a farcene fede? Quanto tempo si trattenesse Antonio in Bologna, non abbiamo indicio a conoscerlo. La prima delle sue lettere che si hanno alle stampe, ci mostra ch’ei si offerse al servigio del duca di Milano Filippo Maria Visconti; e questi veramente lo accolse, e se lo tenne in corte con sommo onore , e con lauto stipendio di 800 annui scudi d oro, come si prova dal dottor Sassi (praef. ad Hist. typogr. mediol. p. 6) e dal Zeno. Il Giovio aggiugne (in Elog) che il Panormita tenne scuola di storia a quel principe. Ei fu innoltre professore di belle lettere nell’università di Pavia, e il veggiam nominato negli Atti di quella università del 1430, benchè probabilmente ei soggiornasse allora in Milano. Il Zeno da una lettera del Filelfo al Panormita (l.2, ep 9) dimostra infatti che questi era in Milano nel 143a. Tiraboschi, Voi Vili. 29