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109a LllìttO «* questa prima edizione è di una singolare magnificenza. Paolo Giovio racconta (in £ log:) clic avendola egli fatta a sue proprie spese, ne ebbe non leggier danno, il che però io non so su qual fondamento da lui si asserisca. Ei certo non si mostra nel parlare del Corio molto bene istruito; perciocchè dice che esso morì prima di giugnere al sessantesimo anno, dappoichè i Francesi furon signori di Milano, per dolor conceputo nella disgrazia del duca Lodovico Maria e del Cardinal Ascanio Sforza di lui fratello; perciocchè il Corio non potea giunger dappresso al sessantesimo anno, se non vivendo fino verso il 1518, e la prigionia del duca e del cardinale era avvenuta fin dal 1500, e il secondo, ricuperata presto la libertà , era poi morto nel 1505. Quindi o il Corio non morì per dolore delle loro sventure, o morì prima de’ cinquanta non che de’ sessant’anni. L’Àrgclati avverte (Bibl. Script, mediol, t. 1, pars 2 , p. 466) che da una carta del 1513 si raccoglie che il Corio in quest* anno ancora vivea, e che avea la carica di decurione; e credo perciò probabile ciò che altri hanno affermato , cioè eli’ ei morisse circa il 1519 Ma a me sembra che la morte del Corio si debba anticipar di più anni. Tra le poesie di Lancino Corti milanese di questi tempi due ne abbiamo, nelle quali si fa menzione del Corio, e che da ninno, clic io sappia , sono state.sinora avvertite. Il Corti era stato dapprima grande amico del Corio, e aveane fatto pubblicare l’an 1502 un dialogo italiano contro l’amore, di cui parlano il suddetto