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076 T.jttno Her. lUil. voi. 20, o 983). Le suddette due Vite furono dal Decembrio distese a somiglianza di quelle di Svetonio, il cui stile egli ha non infelicemente imitato. Stampate son parimente le traduzioni da lui fatte dal greco della Storia di Appiano, intorno alla quale è da vedersi Apostolo Zeno, e dal latino della Storia di Quinto Curzio. Quella eli’ ci fece de’ Comentarj di Cesare, è rimasta inedita (*). Paolo Cortese rammenta inoltre la traduzione in lingua italiana de’ primi dieci libri di Livio da lui fatta per comando del re Alfonso, da cui fu magnficamente ricompensato (De Cardinal, p. 7). Ei tradusse ancora dal greco in prosa latina i primi dodici libri dell’Iliade di Omero, la Storia di Diodoro Siculo, e più altre opere di antichi scrittori. Ardì parimente in età giovanile di cominciare un libro da aggiugnersi alf Eneide (**). Delle altre opere del Decembrio, (*) Del volgarizzamento di Cesare fallo dal Decenilu-io un bel codi e in pergamena scritto nel 144a conserva in Torino presso il eli. sig. Imi con Giuseppe Vernazza. Nella libreria di S. Salvadore in Bologna conservasi un ’pregevol codice ms. in cui contengonsi otto libri di lettere latine dello stesso Decembrio \ in una delle quali a Cambio Zambeccari ei parla di una commedia da se composta: Comoediae Aphrodisiae parliculam ad te mitlo, quarti ut picturae in modum , in qua solita colo rum lenocinia nondum adjecta suoi A intuearis velim, quippe diligentius emendare et carniere est animus. (**) Fra le opere mss. di Pier Candido Decembrio, che si conservano nella Laurenziana in Firenze, havvi una lettera da lui scritta a Giovanni II re di Castiglia, e premessa alla Vita di Omero da lui composta. In essa ei gli dice di avere per ordin di esso composta