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io74 libro una lettera dello stesso Pier Candido, afferma che il pontefice Eugenio IV cercò di averlo a suo segretario, ma inutilmente. Egli stette alla corte di Filippo Maria fino alla morte di questo duca avvenuta nel 1447 e ne’ torbidi che dopo essa si sollevarono, ei fu uno de’ difensori più costanti della libertà de’ Milanesi, per tal maniera, che, quando essi stretti per ogni parte dall1 esercito dello Sforza risolverono di sottometterglisi, avendo essi dato al Decembrio l’incarico di consegnar la città in mano del vincitore, egli ricusò di farlo, come egli stesso racconta (ib. p. 1042). E fu forse nell1 interregno che corse tra Filippo Maria Visconti e Francesco Sforza, ch’ei fu da’ Milanesi mandato ambasciatore al re di Francia e ad altri principi di quel regno, come narran tutti coloro che di lui ci ragionano. Quando poi egli vide che la libertà milanese era del tutto spirata , determinossi a cercare altro soggiorno, e chiamato da Niccolò V all’impiego di segretario apostolico, volentieri abbracciò questo onorevol pretesto di abbandonare Milano, e di andarsene a Roma. Una lettera da lui scritta a Francesco Barbaro, e la risposta fattagli dal Decembrio (Barb. Epist. p. 315, 316) ci fan vedere che nel settembre del 1453 egli era già in quell'impiego, e sembrano indicarci che non molto prima l’avesse avuto. E deesi qui correggere l1 anacronismo dell1 Argclati , il quale afferma che il Decembrio fu segretario prima di Niccolò V, poscia di Filippo Maria, perciocchè quel pontefice non fu eletto che l’anno stesso in cui Filippo Maria finì di vivere.