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TERZO IO(j, indicarsi dal Volterrano , che di lui parlando dice: Decessit in Pannonia contubernalis Sigismundi Imperatoris (Comm. urbana. l. 4). Bartolommeo Fazio, che parimente il dice morto in Ungheria, racconta (De Viris ill. p. 9) che negli ultimi anni egli impazzì, in maniera però, che talvolta tornava in senno. Sub extremum vitae tempus mente captus est, ira tamen, ut nonnunquam resipisceret. Apud Hungaros vitam finiit, dignus et perpetua animi san Hate, et qui totam in Italia vitam scribens exegisset. XL111: L’opera per cui il Vergerio a questo luogo dee nominarsi, è la Storia de’ Carraresi, che cominciando dalla origine della famiglia, giunge fino a Jacopino predecessore di Francesco il vecchio, e che è scritta con eleganza maggiore assai dell’usata comunemente a que’ tempi. Il Muratori la pubblicò come inedita nel 1 ^30, ma otto anni prima ella avea già veduta la luce in Olanda (Thes. Antiq. ital. t. 6, pars 3). A questa Storia fece ei medesimo alcune annotazioni, che dal Tommasini si citano manoscritte (Bibl. mss. patav. p. 63). Alcuni gli attribuiscono una Storia dei Signori di Mantova , ma niuno ce ne dà distinta notizia. Non fu però sola la storia a cui il Vergerio rivolgesse il suo studio. Il Fazio e più altri scrittori di que’ tempi lodano in lui il sapere nel diritto civile, nella matematica, nella filosofia e nell’eloquenza e nella lingua greca.- Di quest’ultimo studio diede egli pruova nella sua traduzione della Storia di Alessandro scritta da Arriano, da lui intrapresa ad istanza del l’imperador Sigismondo. Essa conservasi nella