Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/395

TERZO 10^7 duca di Milano. Due Orazioni ancora se ne hanno alle stampe , cioè la mentovata poc’anzi a Innocenzo VIII, e un’altra in lode di Costanzo Sforza signor di Pesaro, quando fu dichiarato capitano de’ Fiorentini r e inoltre un’Apologià della città di Firenze. Di altre opere di Bartolommeo in prosa e in verso, che si conservano manoscritte, ragiona minutamente il sopraddetto Apostolo Zeno. In esse però non si vede molta eleganza; ed egli è ben lungi dal poter entrare a confronto con più altri scrittori di questo secolo (*).

XXXIV. I tre storici or mentovati ci diedero sulla storia della lor patria opere ampie e diffuse. Altri più brevemente ne scrissero, o perchè sol qualche fatto presero ad illustrarne, o perchè ne scrissero brevi e compendiosi annali. Tale è la Storia fiorentina di scrittore anonimo dal 1406 fino al 1438 pubblicata dal Muratori (Script. Rer. ital. vol 19, p. $50) y c quella della guerra di Pisa del 1406 scritta da Matteo Palmieri scrittore già da noi mentovato; e la Storia del tumulto de’ Ciompi seguito in Firenze nel 1378, e della espugnazione (*) ^Irune lettere scritte da Ilari olnranieo Scala, mentre era cancellier del Pubblico in Firenze, sono state pubblicate dal eh. sig. canonico Baudmi (Collcelio trf. Momim. /1. 10, ee.). In occasione della celebre congiura de’ Pazzi ordita in Firenze 1' anuo 14r8 lo Scala come cancelliere della Repubblica l»» destinato a scriverne una Relazione clic dovea pubblicarsi a difesa della Repubblica e di Lorenzo de’ Medici. Essa è stata data alla luce da monsig. Fabbroni (Vita Laur. Med. t. 1, p. 167, ec.). Tira boschi, Voi. Vili.