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SECONDO 681 quasi il primo a porre in gran concello Galeno, e che insegnando nelle più famose scuole d’Italia mostrò il diritto sentiero per giugnere all’acquisto di questa scienza, traendone i precetti non già dalle fecciose lagune degli Arabi, ma da’ puri fonti de’ Greci. Più giusto però, perchè più moderato, mi sembra l’elogio che ne fa Ita (hello Volterrano, dicendo (Comment. Urbana, l. 21) che egli era anzi saggio ed attento discernitore in ogni genere di dottrina , che dotto e felice medico: doctrinarum omnium magis curiosus ac sobrius judex, quam doctus Medicus aut fortunatus. E veramente s’ei morì in quel modo che narrasi comunemente , ei non fu certo medico molto felice, almen per riguardo a se stesso. Ecco come in breve raccontasi il fatto, dopo le già recate parole, dal medesimo Volterrano ch’è il più antico storico che di ciò faccia menzione: Quod ille animadvertens relictis curis, Romae. quiescere coeperat. Verum per inconstantiam diu non licuit. Sed cum in morbum exitumque simul Laurentii rogatus incideret, omni successu desperato dicitur (quod sane plerisque non credibile) in puteum se praecipitasse, maneque mortuus inventus. Correva dunque allora voce, ma comunemente non si credeva , o non pareva credibile, che Pier Leoni chiamato a curare l’anno 14f)2 Lorenzo de’ Medici, non essendo in ciò riuscito, si fosse disperatamente gittato in un pozzo, e vi si fosse affogato. Or che il Leoni perisse sommerso da un pozzo, da niuno revocasi in dubbio. Ciò che non credeasi in molti, era ch’ei vi si fosse gittato