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G8o unno quai monumenti se ne adducano in prova. A Pisa ei fu chiamato. come da’ documenti di quella università pruova il Fabbri.cci, f anno 147? collo stipendio di 400 fiorini, il qual poscia gli fu accresciuto fino a 700. In questo impiego continuò egli, benchè con qualche interrompimento, secondo il detto autore, almeno fino al 1487 Avea Pietro rivolti i suoi studj non alla medicina soltanto, ma ancora alla filosofia, e alla platonica singolarmente, che regnava allor nelle scuole. Quindi ne venne la stretta e confidente amicizia tra lui e ’l Ficino. Molte lettere abbiamo da questo famoso filosofo scritte a Pietro (Op. t. 1, p. 801, 860, 874? 890, Gi)5, 900,903, ec. ed. Basil 1561), dalle quali ben si raccoglie in quanta stima lo avesse. E altrove di lui parlando, dice: IsVz/mdeni esse sententiam nostri Petri Leonis Spoletini. qui Platonica Peripateticis praeclarissime junxit (l)e Jrnmortal. Animor. I. 6, c. 1). Da Pisa convien credere eh1 ci passasse a Roma , se è vero ciò che affermasi dal Facciolati (Fasti Gymn. pat. pars 2,p. 134), che l’anno 1490 da quella città fosse chiamato a Padova, e che ivi insegnasse per due anni collo stipendio di 1000 ducati 5 pruova ben chiara della gran fama di cui Pietro godeva. Il Fabbrucci annovera alcune opere mediche che da lui si credon composte; ma accenna insieme che vi ha luogo a dubitare se a lui veramente, o a qualche altro medico dello stesso nome si debbano ascrivere. Il Giovio esalta con somme lodi (E log. p. 23, ed. ven. 1546) il profondo sapere di cui Pietro era in medicina fornito, dicendo che fu