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)92 LIBRO sepolcrale (Diss. voss. t. 2, p. iCr)) che ne contiene le medesime lod17 e il dice morto in età di sessanta anni, non a’ 21, ma a’ 19 di settembre la). In essa ancora si accennano le opere da lui composte, e sono la traduzion dal greco della Storia della Version de’ Settanta attribuita ad Aristea, e di alcune altre opere. La prima si ha alle stampe in più edizioni j delle altre annovera il Zeno alcuni codici a penna, in cui si leggono le traduzioni da lui fatte delle Meteore d’Aristotele, e della Storia di Erodoto. Affermasi ancora nell’iscrizione medesima ch’egli scrisse de Bello Italico, della qual opera non si ha alcuna notizia. Ma forse, come riflette il Zeno, sì è voluta con ciò indicare la continuazion della Cronaca di Matteo, in cui egli tratta principalmente delle guerre avvenute in Italia (b). Circa il tempo medesimo (a) Di Mattia Palmieri altre notizie ci ha date il valoroso abate Gaetano Marini , presso cui si posson vedere i molli bencficii ecclesiastici rie’ quali fu arricchito (Archiatri pontif. t. 1, p. 14^)(b) Monsig. Fabroni ha pubblicata una lettera scritta da Roma nel 4? 4 lla Giovanni Tornabuoni a Lorenzo de’ Medici suo nipote in raccomandazione di Mattia Palmieri Pisano, huomo docto, Secretario partecipante di N. S. antichissimo Cortigiano et interamente da bene; e dice ch’egli è sempre stato famigliare di casa, et continuamente ci ha mostra, una singulare benevolentia et affetione; e gliel raccomanda perciò per un beneficio che avea ottenuto, ma che da altri eragli contrastato i e un’altra latina ne ha pur pubblicata dello stesso Palmieri a Lorenzo, in cui dice di essere stato alunno in certo modo della famiglia de’' Medici , vivendo fin dai primi anni in casa dei genitori dello stesso Lorenzo (f ita Laur. Med. t. 2, pag. 353).