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TERZO C)75 supposti. E in questo secolo ancora, in cui per altro la critica ha fatti sì lieti progressi, si è veduto taluno uscir di nuovo in campo a difesa di questo omai abbandonato scrittore (Franc. Mariani de Etruria Metropoli, et Oratic prò Annio / iterò.). Ma tutti questi non son che inutili sforzi a sostenere una causa troppo falsità affermare che gli Spaglinoli furono i primi a confutare le imposture Anuiane. Che fosser poscia i più valorosi , r abate Masdeu 1’ ha affermato, ma non si è puie accinto a provarlo; nè io sono perciò in dovere di fargli su questo punto risposta alcuna. Mi sia qui lecito il ribattere un’altra accusa ingiustamente datami dall’abate Masdeu , poiché il tomo primo della Storia di Spagna non mi è giunto in tempo il parlarne in luogo più opportuno. Egli (p. ipa), dopo avere confutato il sistema delle Origini Italiche di monsignor Guarnacci, e dopo avere annoverati gli eccessivi elogi con cui da alcuni Italiani è stata celebrala quell’opera, soggiugne che anch’io mi son degnato di prestargli pubblico omaggio; colle quali parole par che voglia indicare eh’io pure mi son latto sostenitore, o approvatorc di quel sistema. Ei cita in fatti le giunte alla mia Storia. Ma s’egli avesse voluto scrivere sinceramente, avrebbe osservato che io a quel luogo non lodo altro in quello scrittore, che le pruove arrecate a mostrar il valor degli Etruschi nelle arti liberali, nel che solo io ho adottilo il suo sentimento; e che del sistema intorno alle Origini Italiche nè ivi nè in alcun altro luogo ho mai parlato con lode; c 1’ ho soltanto accennato al principio di questa Storia, ove ho indicati gli autori che su questo argomento hanno scritto, senza «lare alcun segno di preferenza all’uno piuttosto che all’altro. Del che monsig. Guarnacci poscia si dolse meco in una lettera, che fu la sola ch’ei mi scrìvesse. Con qual fondamento adunque l’abate Masdeu mi unisce agli altri encomiatori di un’opera eh’io solo in una picciola parte ho lodata, e non mai in quella nella quale egli giustamente il confuta?