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TERZO qltf la lui aggiuntosi, e cambiato talvolta secondo le circostanze de’ tempi in quello d’Infortunato. Così ancora veggiamo ch’ei talvolta si appella Giulio Pomponio Sabino. Recatosi a Roma in età giovanile, fu istruito nelle lettere prima da Pietro da Monopoli, grammatico celebre a que’ tempi , poscia da Lorenzo Valla. E poichè questi fu morto nel 1457 Pomponio fu creduto il più opportuno a succedergli nell’impiego di istruire la gioventù. A ciò egli congiunse l’Accademia romana da lui istituita, come altrove abbiam detto, e che fu poscia origine l’anno 1468 a lui non meno che a più altri delle avverse vicende che a suo luogo abbiamo descritte. Era allor Pomponio in Venezia, ove non sappiamo per qual motivo ei si fosse recato, e sol veggiamo, come si prova dal Zeno, che per tre anni ei trattennesi in casa Cornaro. Paolo II, che sospetta vaio reo della congiura di cui abbiam veduto che accusati furono gli accademici, adoperossi in modo, che l’infelice Pomponio stretto tra le catene fu condotto pubblicamente in Roma, e sottoposto agli esami nella maniera già esposta. Liberatone finalmente , ripigliò ivi l’usato esercizio della pubblica scuola, e continuollo per lo spazio di circa ventolto anni, come afferma il Sabellico, o a meglio dir per 40 unendo asquesti ultimi i primi anni in cui innanzi alla sua prigionia avea insegnato, come narra Paolo Cortese (de Cardin, p. 97). In questo impiego era egli sì diligente, che ogni giorno sul far dell’aurora, e spesso col lume acceso in mano, qualunque tempo facesse, partendosi dalla sua casa andavasene