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enim reliquos vide tur, ut majori artificio ac iU lustrioribus litteris Historiam aggrediantur,; In excogitando tamen quid se n bere t, omnibus his viris , qui fuerunt fere ejus aequales, meo quidem jiulitio praestitiL

VI. Meno ampio argomento prese a illustrare un altro scrittor di que’ tempi, cioè Andrea Domenico Fiocchi fiorentino, di cui ancora ci son rimaste più scarse notizie. Apostolo Zeno sperando che dovesse in breve venire alla luce la Storia de’ Canonici fiorentini dell’eruditissimo canonico Salvino Salvini, altro non ce ne ha detto (Diss. v’P.sj’. t. 1, p. 166), se non ch’egli fu fatto canonico in Firenze nel 1427 e che morì nel 1452. Ma l’accennata Storia non è stata mai pubblicata, e noi perciò siamo privi di quella luce che potremmo da essa ricevere. Sappiamo ch’egli fu scolaro di Manuello Grisolora, come afferma Rafaello Volterrano (Comment l. 21), e che fu ancora segretario pontifìcio (a), il clic si asserisce da Biondo Flavio (/tal. illustr. reg. 2, p. 53), e si pruova ancora da alcune lettere di Ambrogio camaldolese (l. 2, ep. 37; l. 4, ep. 14), ed è perciò stato annoverato tra quelli che ebbero simile impiego, da monsignor tìqpnamici (De Script, epist. ponti/’. p, 156). Questo è ciò solo che di lui ci è giunto a notizia. Due libri egli scrisse intorno alla Romana Magistratura, intitolati de Ronianorum (a) Andrea Fiocchi fu scrittore apostolico sotto Gregorio XII e Giovanni XXIII. Da Eugenio IV fu creato notaio nel 1435, ed ebbe alcune parrocchie nelle diocesi fiorentina e fiesolana (Marini, degli Archiatri pontif, t. 2, p. 136).