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TERZO ricercare e a raccogliere i monumenti d’antichità. Ciriaco d’Ancona, Niccolò Niccoli, Ambrogio camaldolese, Leonardo Bruni, Bernardo Rucellai, Michel Fabbricio Ferrarini, Felice Feliciano, Giovanni Marcanuova, Girolamo Bologni, Pomponio Leto, e più altri aveano in ciò gareggiato fra loro, e per opera di essi eran tornati in luce innumerabili monumenti che per le vicende de’ tempi giacevan dimenticati per modo, che sembravan perduti. Il Bologni inoltre, come si è detto, avea cominciato forse prima di ogni altro ad aggiugnere a’ monumenti da sè raccolti spiegazioni e comenti per illustrarli; nel che, se non avea sempre colpito nel vero, avea almeno col suo esempio mostrata agli altri la via per cui doveano avanzarsi a scoprirlo. Ma ciò non bastava. I monumenti antichi dovean gio are all1 intelligenza degli antichi scrittori , e le opere di questi a vicenda dovean da quelli ricevere spiegazione e lume. Tra’ primi a illustrare in tal modo l1 antichità fu Biondo Flavio, uomo a que’ tempi assai dotto, e di cui, benchè molte notizie ci abbia somministrare il suddetto Zeno (Diss. voss. t. 1, p. 229), niuno ancora però ha scritta esattamente la vita. Noi dunque ne ricercheremo le epoche e le circostanze più degne di speciale memoria, valendoci a tal fine degli scrittori e de’' monumenti conttmporanei. 111. S’ei debba chiamarsi Biondo Flavio, o Flavio Biondo, ella è quistione non ancor ben, decisa, e poco importa il sapere com’ella debba , decidersi. Ioscrivo Biondo Flavio, perchè così leggesi nell1 iprizion sepolcrale a lui posta, e