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unno esso ragiona Paolo Cortese, il quale lo dice (De Cardinal. l. 1 , p. 13) il primo tra’ giureconsulti della sua età, e racconta che essendo già cardinale continuava col medesimo ardor di prima gli usati suoi studj, e parlando altrove de’ consulti da lui distesi afferma (ib. p 40) che non ve li’ ha altri che sieno scritti con più copiosa eloquenza e con più saggio discernimento. Le dignità medesime , a cui fu sollevato, sono una chiarissima prova dell’alta stima in cui egli era. Delle opere da lui pubblicate, e delle loro edizioni, e di alcune che si conservano manoscritte, ci ha dato un esatto catalogo f Argelati. Esse sono singolarmente Comenti sul Decreto di Graziano, e su’ libri delle Decretali, oltre alcuni altri particolari trattati, e due Orazioni da lui recitate una nell’esequie del Cardinal di Tournay, l’altra sulla Passione del Redentore. Alle quali opere si debbon aggiugnere due Consulti, uno in materia di feudo per la contea di Foix , l’altro per la successione nel ducato di Livonia, che si accennano da monsig. Mansi come esistenti nella biblioteca di Felino Sandeo (Bibl. med. et inf. Latin. t. 2 , p. 33).

XX. A questa non lunga serie di canonisti esposta dal Panciroli dobbiam qui aggiugnere alcuni altri da lui ommessi, o brevemente solo accennati, e che son degni di più distinta menzione; perchè abbiamo indubitabili monumenti del molto loro sapere in questo genere di scienza. E sia il primo tra essi il Cardinal Branda da Castiglione, da noi nominato in più altri luoghi di questo tomo, e di cui ragioneremo ora