Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/266

908 LI URO dà un esalto catalogo delle onere da lui composte, die sono por lo più d’argomento legale.

XV. Quella gloria che aggiunse a Modena sua patria colle leggi Giovanni Sadoleto nel capo precedente da noi nominato, fu alla stessa città confermata da Bartolommeo Bellincini modenese colla sua dottrina ne’ sacri Canoni. Recatosi in età giovanile a Ferrara, vi ebbe a maestro il celebre Francesco Accolti, e fu poscia ei medesimo destinato a tenere scuola di giurisprudenza canonica in quella università. Nel catalogo de’ professori giuristi del 1465, che si conserva negli Atti di questa Computisteria di Ferrara , vedesi tra essi nominato il Bellincini. Ma in un altro del i {67 ei più non si vede; ed è perciò probabile ch’egli fosse passato a Bologna, ove il Panciroli, colla testimonianza di Catelliano Cotta, prova (c. \o) che ci fu professore e antagonista del famoso Andrea Barbazza. Fu poscia chiamato a Roma, e sollevato alla carica di auditor della Ruota. Ma nel più lieto corso di sua fortuna ei fu da immatura morte rapito in età di soli cinquant’anni nel 147^? cor,,c raccogliesi dall’iscrizion sepolcrale che gli fu posta in Santa Maria del Popolo, e che vien riferita al Panciroli. In essa il Bellicini vien detto vere bonus et justus. Nè minore è la lode con cui ne parlano gli scrittori di que’ tempi per ciò che appartiene al sapere e all’ingegno. Felino Sandeo fra gli altri, di cui ora dovrem ragionare, e che per tre anni avealo avuto a suo maestro in Ferrara, in alcuni passi delle sue opere citati dal Panciroli e da Marco Mantova (Epit. Vir. ill n. 51),