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T.IBRO Siena sotto Niccolò Tedeschi, ove ricevuta la laurea tornò a Padova, e vi fu professore di Diritto canonico per alcuni anni, finchè venuto di nuovo a Siena, ivi poscia soggiornò insegnando fino alla morte. Cli’ ci fosse scolaro in Padova, affermasi anche dal Papadopoli (Hist Gymn. pat t. 1, p. 219), il quale per altro non fa che copiare il Panciroli. Al contrario il Borsetti lo annovera (Hist Gymn. ferr. t. 2, p. 309) tra gli alunni dell’università di Ferrara, e a provarlo si vale dell’autorità del Panciroli, il quale afferma (l. 2, c. 88) ch’ei fu scolaro di Giovanni da Imola. Ma io non veggo come da ciò si raccolga eli’ ei lo udisse in Ferrara. Giovanni fu certamente in questa città; ma solo per pochi anni, cominciando dal 1402, come abbiamo osservato a suo luogo, e Mariano nato nel 1401 non poteva perciò recarsi allora a Ferrara ad udirlo. Quindi se Mariano fu veramente discepolo di Giovanni, ciò dovette accadere o in Padova , o in Bologna. Che poi egli in Padova tenesse scuola, si narra ancora dal Facciolati (Fasti Gymn. pat. pars 2, p. 34), il quale però non reca altra pruova che una semplice traduzione: dicitur; e ci mostra con ciò, che niuna memoria ei ne ha ritrovata ne’ documenti di quella università 5 e che non si può a meno di non rimirarla come cosa molto dubbiosa. Non dubbioso poi solamente, ma del tutto falso si è ciò che il Panciroli sull’autorità di un altro recente scrittore racconta , cioè che Mariano in Siena rintuzzò con un suo detto l’orgoglio di Angiolo Poliziano, il quale troppo vantavasi del suo sapere;