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8~6 LIBRO ancora Giovanni de1 Gradi (Bibl. Script. medioL t. 1, pars 2, p. 700), di cui si hanno più opere appartenenti all’uno e all’altro Diritto, ed altre ancora di diverso argomento, il cui catalogo si può vedere presso il detto scrittore, e più esattamente ancora appresso il Marchand (Dict, histor. t 1, p. 209). Ma questi pensa che Giovanni fosse francese di nascita e non itali ino. E a dir vero, mi sembra che così pensi a ragione. Quasi tutte le opere di Giovanni sono stampate in Francia e non in Italia, e ve n’ha ancora taluna da lui scritta in francese, in cui egli si appella Jean des Degrès. Niun indicio egli ci dà di esser nato in Italia, e non v’ è autor milanese o italiano di quei tempi che di lui faccia menzione. E perciò io inclino a credere che noi non abbiamo diritto di annoverarlo tra’ nostri. Io conchiuderò dunque la serie de’ giureconsulti col mentovarne un altro che alla scienza delle leggi unì la piacevole letteratura , e all’insegnar dalla cattedra congiunse luminosi impieghi. Ei fu Pietro Cara natio di S. Germano nella diocesi di Vercelli. Non abbiamo opere legali da lui pubblicate, ma solo alcune orazioni e alcune lettere stampate in Torino nel 1520. Da due elogi in onor del Cara, che lor precedono, tessuti uno in prosa da Ubertino cherico da Crescentino, l’altro in versi elegiaci da Bassano Robilio poeta mantovano, raccogliesi ch’ei fu professor di leggi in Torino, e che con tal plauso insegnava, che, se crediam loro, non sol da tutta l’Italia, ma dalla Germania, dalla Francia, dall’Inghilterra , dalla Spagna, dalla Danimarca, e per