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SECONDO 847 al 1 {85; perc*occhè in quest’anno ei fu chiamato all* università (li Pisa colf annuo stipendio di 400 fiorini, come da’ monumenti di essa pruova il Fabbrucci (Calog. Racc. d Opusc. t 46, p 3). Tre anni occupò quella cattedra il Sadoleto, e fece poi ritorno in Ferrara; del che abbiam prova in un altro monumento de’ sopraccennati Atti, nel quale a’ 20 di novembre del 1489 il duca Ercole I gli concede alcune esenzioni con suo decreto, il cui principio contiene un elogio onorevole del Sadoleto, ed è degno perciò d’essere qui riferito: Jam pridem factum est, ut propter optimus mores eximiasque virtutes clarissimi viri excellentis simi* ine jure utroque consulti D. Johannis de Sadoletis Civis nostri dilectissimi, ipse ob singularem ejus doctrinam, ne dum vocatus, sed etiam quasi vi tractus sit ad jura civilia ordinarie legenda in hoc nostro almo Gymnasio Ferrariensi, cum prius in studio Pisano ordinarie legeter Ut autem commodius ac libentius in ipsa Urbe nostra commorari possit, ac perseverare ad honorem et gloriam ipsius, cujus etiam eum Civem costituimus, ec. È certo dunque che il Sadoleto prima del 1489 era stato quasi a forza da Pisa richiamato a Ferrara , e che ivi era stato onorato del diritto di cittadinanza. Quindi è falso ciò che il Borsetti afferma (Hist. Gymn. Ferr. t. 2 , p. 56, ec.), che dal 1473 fino al 1510 ei fosse ivi professore , e che ciò provisi da’ catalogi di quii la università. E io non so pure se si possa ammetter per vero ciò che dal Panciroli si narra, ch’egli per molti anni fosse ancor professore