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SECONDO «C)C) sì tosto si seppe ch’ei ne partiva , che molti de’ più ragguardevoli signori, de’ più dotti uomini di quella città, e la maggior parte degli scolari vollero accompagnarlo per lo spazio di ben tre miglia. Ed eccovi, dice Giasone, Girolamo seduto insieme col vecchio padre su un magro e smunto cavallo, avente in groppa un picciol fardello , senza alcun servidore , e con una tonaca assai logora, andarsene accompagnato e cinto da sì onorevol corteggio. Venuto a Pavia , e accoltovi con sommo onore, poichè ebbe ricevuta la laurea , fu dato, benchè giovine di primo pelo, per collega al celebre Catone Sacchi, il che, secondo gli Atti di quella università, accadde nel 1454 Descrive qui lungamente Giasone Y impegno con cui il Torti sostenne la sua cattedra , l’ingegno da lui mostrato nel disputare, la chiarezza e l’ordine nello spiegare, la singolar memoria ond’era dotato, e gli altri pregi che rendevanlo un perfetto e ammirabile giureconsulto. Dice ch’ei si oppose con forza, e che atterrò totalmente alcune nuove opinioni ch’erano state introdotte da Cristoforo Castiglione, da’ due Rafaelli il piacentino e comasco , e da Lodovico Pontano; e a spiegare a qual fama fosse egli salito , racconta che dalle parti ancor più lontane venivan molti sol per vederlo , e che molti principi e molte città lo invitarono premurosamente. Ma egli antipose a tutte Pavia, eli’ ei considerava come sua patria. Descrive poi la statura del Torti, uomo alto e macilento, di grave aspetto, di occhi vivi, e bello della