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7 80 LIBRO sotto il pontefice Sisto IV rimasta finora incerta. Incerto però è tuttora qual ne fosse il motivo; benchè l’Accolti accenni di averne avuto comando dal papa. Rafaello Volterrano dice generalmente Comm. urbana.l. 21 ad fin.) ch’egli andossene a Roma con grandi speranze, ma che tornonne deluso, e quindi è poi nato il racconto adottato dal Panciroli, che essendosi lusingato Francesco di esser posto nel numero de’ cardinali, udisse dirsi dal papa, che avrebbelo fatto, se non avesse temuto di nuocer troppo alle lettere, con toglier loro un tant’uomo. Del qual fatto vorrei che ci recassero fondamenti migliori. Falso è poi certamente ciò di che ha sospettato il co. Mazzucchelli, che Sisto si facesse così beffe di lui, perchè egli avea scritto in favor di Lorenzo de’ Medici all’occasione della congiura de’ Pazzi. Perciocchè questa non accadde che nel 1478, e l’Accolti fu a Roma nel Comunque fosse, assai presto ei tornossene, e non già a Ferrara, come scrive il co. Mazzucchelli, ma a Siena, come ci mostra la lettera poc* anzi accennata. Ed ivi, se non m’inganno, cel mostrano ancora ne’ due anni seguenti altre lettere delP Agliottì (l.8, ep. 17, 34, 35)■ Era egli stato frattanto cercato da’ Fiorentini fin dal 147^ » perchè si recasse a tenere scuola di Leggi nella di fresco rinnovata università di Pisa; ma la cosa non ebbe effetto che nel 1479, come pruova il Fabbrucci (Calog. Rare, a Opusc. L 43), il quale aggiugne ch’egli vi avea l’annuale stipendio di 1440 fiorini, prova ben evidente dell’altissima stima di cui Francesco godeva. In Pisa