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SECONDO ~8l Ductorem, in quo non solum ipsae leges, sed et humanitatis et omnium bonarum artium studia et disciplinae domicilium suum locasse videntur. Ita enim de iis loquitur, ita de iis quibuscumque tractar, ut divinum non humanum ejus ingenium ac memoria judicari possit Quare cum is, qui per superiores annos conductus ad legendum in hoc nostro almo Studio Ferrariensi plus splendoris et famae. Studio pro sua excellenti et summa virtute tribut, quam ab eo accepit, modo ab alia, nobis insciis, Civitate fiorentissima accitus ad eam se conferre decrevisset. nos , quorum est tantes viros jam partos omni ingenio retinere, ei abeundi facultatem auferentes, voluimus ipsum nostrum esse, et apud nos saltem per quinquennium adhuc in hac nostra urbe morari. Siegue poscia a dire che lo destina per altri cinque anni alla lettura ordinaria del Diritto civile’ gli assegna l’annuale stipendio di 1200 lire di marchesini, che ora corrispondono a un di presso a 500 zecchini veneti: determina i fondi su cui questo stipendio gli debb’essere pagato, e comanda, che ancorchè l’università dovesse per qualunque cagione disciogliersi, ei debba nondimeno pe’ cinque anni fissati godere dell’assegnato stipendio. Morto nell’anno stesso Leonello , Borso di lui successore confermò a’ 20 di gennaio dell’anno seguente il suddetto decreto, e questa conferma ancora conservasi ne’ medesimi atti. Non dovette però l’Accolti continuare per cinque anni il soggiorno in Ferrara, e io lo raccolgo da un altro decreto di Borso segnato a’ 19) d’agosto del 145G. In esso si Tiraboschi, Fol. Vili. 9