Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/388

3^2 LIBRO il Vespucci innanzi al Colombo giugnesse a* scoprire la Terra ferma, assai maggior gloria deesi nondimeno al secondo che al primo. Dopo avere scoperte le isole, non era cosa molto difficile di giungere al Continente. Ma l’avere colla riflessione e coll’ingegno accertato dapprima l’esistenza del nuovo mondo, poscia additata la strada che tener doveasi ad arrivarvi, e finalmente tentata con invincibil coraggio l’ardita impresa, ella è gloria del Colombo, di cui niun altro può pretendere di entrare a parte (a).

XXI. Non mcn difficile a diffinire è l’altra quistioue, se fosse il Vespucci condottiero di quella flotta che fu inviata in America, o semplice passeggero. Gli scrittori spaglinoli, dopo avere stabilito che solo nel i/)99 fu il Vespucci inviato al nuovo mondo, raccontano, seguiti in (a) Il premio proposto dal signor conte di Durfort , ministro plenipotenziario del re di Francia alla corte di Toscana, a chi scrivesse il miglior elogio di Amerigo Vespucci. ha eccitati molti a intraprendere tal lavoro; e fra tutti è stato accordato il premio a quello del P. Stanislao Canovai delle Scuole Pie professore di matematica in Firenze. Ad encomiare degnamente il \ espueci, conveniva supporlo lo scopritor dell’America; e il P. Canovai non solo lo ha supposto nel corso dell elogio, ma si è anche accinto a provarlo in una dissertazione all’elogio aggiunta. E non può negarsi eli ei non abbia studiosamente e ingegnosamente raccolti quanti argomenti giovar potevano al suo intento. Ma ciò non ostante non parmi di dover cambiare di sentimento, lo lascio nondimeno (poiché una esalta risposta mi condurrebbe o una troppo lunga discussione) che ognuno , esaminati da una parte gli argomenti da ine prodotti , e dall’altra quelli del valoroso autor dell elogio, siegua quell’opinione che gli parrà meglio l’ondata.