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PRIMO 361 onore, e pare che non ardiscano di fargli motto delle accuse contro di lui giunte al lor trono. Egli ancor le dissimula; espone lo stato delle colonie-, chiede gli opportuni provvedimenti; ottiene quanto desidera; e già si dispone a una terza navigazione, lasciando i suoi nemici, non so se più mesti per l’infelice successo delle lor trame, o attoniti per la grandezza d’animo del Colombo, che, dimenticate le loro ingiurie, sembra esser dimentico ancora del! loro nome, e non chiede alla corte soddisfazione alcuna dei ricevuti oltraggi.

XVII. Superati parecchi ostacoli che l’invidia e il livore de’ suoi nemici non cessaron mai di frapporgli, partì finalmente pel terzo viaggio a’ 30 di maggio del 1498. In esso pure innoltrossi più ancor di prima verso il Sud, e dopo scoperta l’isola della Trinità e più altre, giunse ancora a toccar Terra ferma , ossia le provincie di Caracas, Comana e Paria, benchè per qualche tempo ei la credesse un’isola. Il primo giorno d’agosto dello stesso anno fu quello in cui egli la riconobbe. Poscia, osservato il paese all’intorno, andossene a rivedere il fratello e i suoi a S. Domingo. Ma comunque ei vi fosse accolto con lieti applausi, trovò nondimeno le cose in troppo deplorabile stato. I malcontenti non finivano di eccitar sedizioni, e di rivolgere ancora le armi contro i Colombi; e conveniva al medesimo tempo domare la lor ribellione e tenere in freno i Barbari ognor rivoltosi. Non si cessava frattanto di assordar le orecchie di Ferdinando e d’isabella di accuse e di calunnie contro gli stessi Colombi; e si ottenne finalmente