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PRIMO I7 a godere del lieto suo stato, perciocchè morì nel 14&) lasciando due figliuoli Giuliano e Lorenzo , dal secondo dei quali questa famiglia fu portata al sommo della sua gloria. Di amendue, e del secondo singolarmente, dovremo a lungo parlare nel capo seguente. La famosa congiura ordita contro i Medici da Francesco Pazzi tolse barbaramente la vita a Giuliano l’anno 1478& Lorenzo riportatane una sola leggiera ferita, si vide dal favore del popolo e di molti principi sempre più assicurato nell’onorevol grado di cui godeva nella repubblica. E continuò a goderne fino alla morte , regolando , benchè privato, a suo talento tutti gli affari, ma in modo tale, che amato da’ suoi, e rispettato dagli stranieri, ottenne presso i posteri un1 eterna e gloriosa memoria. Ei morì in età di soli quaraulaquattr anni, nel 1492 e lasciò tre figliuoli, Pietro che gli succedette negli onori della repubblica , Giovanni che fu poi papa Leone X, e Giuliano ancora fanciullo. Ma Pietro, incorso nell’odio de’ Fiorentini per l’imprudente condotta tenuta con Carlo VIII , re di Francia, fu l’anno 1494 insieme con tutti i suoi dichiarato ribello; e messe a sacco le ricchissime loro case, e costretti tutti a fuggire, Pietro non potè mai rimettere piede in Firenze, e morì miseramente affogato nel Garigliano, l'anno 1503, mentre era al servigio delle truppe francesi. \ III. Fin agli ultimi anni di questo secolo era stata f Italia un sanguinoso teatro di continue guerre, le quali però non eransi accese comunemente che tra’ principi e tra le città italiane. Ma sul finire di esso ella cominciò a Tiradoscui, Voi. VII. 2