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2^4 LIBRO apprendere quella lingua. Portatosi perciò, terminato l’anno della magistratura, a Venezia, ottenne dal Contarini di essere spedito in Cipro a regolarvi il traffico che ivi egli facea. Di che lieto Ciriaco, tornato ad Ancona, si pose presto in mare, e navigò a Costantinopoli. Ivi mentre aspetta un legno che muova per Cij.ro, cominciò ad apprendere la lingua greca, finché, offerto gli si l’incontro di un’altra nave anconitana che andava in Soria , su essa si pose, e vi strinse amicizia con Andreolo Giustiniani, da cui fu poscia molto aiutato nella ricerca de’ monumenti, e per cui mezzo ottenne di comperare un bellissimo codice del nuovo Testamento per venti scudi d’oro. Giunto a’ Rodi, indi passato a Berito, e poscia a Damasco, trovò in questa città Ermolao Donato patrizio veneto e uomo dottissimo, da cui fu scorto nell' osservare e nel ricopiare quanto avea in quella città d’antichi monumenti. Poco mancò che non accettasse ancor f occasione che ivi gli si offerse di andare nell’Etiopia e nell’India; ma il desiderio di eseguir gli ordini del Contarini il condusse a Cipro, ove, mentre sta da lui aspettando alcune lettere necessarie a regolarne gli affari, fu scelto a vicario del podestà in Amoceste, come leggesi nel codice trivigiano, che è probabilmente Amoccosto promontorio di quell’isola nominato da Tolommeo. Ivi Ciriaco voltosi allo studio delle leggi, da lui prima non mai intrapreso, sì felicemente ne apprese i principj, che potè esaminare e decidere con sommo applauso le liti. Giunte frattanto le lettere del Contarini, ei recossi a